domenica 8 gennaio 2017

Resoconto 2016



Com'è andato questo primo anno di viaggi intorno al globo letterario?
Tutto sommato abbastanza bene. A parte una forte frenata di fine anno (durante i mesi invernali, complice il nuovo lavoro, sono lentamente diventata analfabeta di ritorno) il saldo finale dei libri letti è dignitoso: una quarantina, circa 3 al mese. Non tanti, ma non male.

Ho pensato di raffigurare gli Stati che ho toccato nel corso dell'anno su un planisfero. Quindi, coi miei poveri mezzi, in rosso si possono vedere colorate le Nazioni interessate. Certo, non sono poi così sparse... Tanta Europa e pochissima America, poca Asia, per lo più ristretta al Medio-oriente, e pochissima Africa. Ma ci ho provato e qualcosa ho letto, cose che altrimenti non avrei mai nemmeno acquistato. Quindi mi posso dire contenta del primo traguardo.

Ovviamente non mi voglio fermare qui. Questo è solo il primo passo e per il 2017 voglio colorare un altro po' i continenti per ora rimasti quasi del tutto bianchi. In particolare voglio dare la precedenza a Centro e Sudamerica e Africa, che hanno molto da offrire. Ho già acquistato parecchi libri, ora sarebbe il caso di leggerli...

Cosa mi è rimasto di quest'anno?
Tantissimo.
In verità mi sembra di aver letto/visto/riflettuto su tante cose da non poter credere che si tratti di un solo anno di libri.
Voglio ricordare in particolare Giorgio Scerbanenco, che ho scoperto e amato pur nella mia innata ritrosia per il genere poliziesco, "Follow the Rabbit-Proof Fence" di Doris Pilkington, perché mi ha fatto riflettere sul concetto di inclusione e integrazione e sul male che facciamo animati da buone intenzioni, "I tre Grassoni" di Jurij Oleša, perché la rivoluzione si può raccontare anche disegnata col pennello dell'immaginazione, e "Trilogia della città di K." di Agota Kristof, perché la lucidità dei dettagli racconta una realtà che fa male dentro ma al contempo ci insegna che la verità assoluta non esiste.
E' stato un anno intenso, che è poi ciò che conta per me. La letteratura a mio parere non è grande se non mi fa vibrare intensamente.

Si è chiuso in sordina questo 2016, ma non voglio che si trasformi nel triste preludio di un 2017 letterariamente pigro. Passati questi mesi di confusione spero di ingranare nuovamente e ritrovare lo sprint dell'anno scorso. E auguro a tutti di potersi perdere tra le pagine fino a riempirsene il cuore.
Buone letture 2017 a tutti!

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