domenica 10 gennaio 2016

Un anno di libri da raccontare...

Sul finire del 2015 ho trovato sulla mia strada svariati stimoli alla lettura. Non che ne avessi estremo bisogno, anche perché non riuscirei a leggere più di quanto già faccio nemmeno se volessi con tutte le mie forze...però alcune sfide mi hanno ispirata.

La principale è stata un video, questo.
Per dare una sintesi in italiano di ciò che viene detto, la signorina fondamentalmente solleva, partendo da un'osservazione personale, la domanda: "Da dove vengono i libri che stanno sulla vostra libreria? In che lingua sono stati scritti? In quale parte del mondo vivono gli scrittori che li hanno partoriti?" Credo che anche il lettore più eterogeneo possa difficilmente vantare letture davvero internazionali. E' naturale, cogliamo dagli scaffali delle librerie i tomi più in vista, le ultime uscite, ciò che ci è stato consigliato, magari; tuttavia certi autori, per quanto famosi in patria, potrebbero risultare un po' ostici da trovare, a meno che non li si ricerchi appositamente.
Ho fatto una breve statistica dei libri che ho letto negli ultimi cinque anni e devo dire di sentirmi orgogliosa: ho mostrato una discreta varietà, con una cinquantina di nazioni letterariamente esplorate. Non posso però non rilevare la completa mancanza di libri dall'Oceania e una simile povertà di titoli dall'America Centrale e dall'Africa. Molti anglosassoni, un po' di italiani, parecchi europei, qualche sudamericano. Pochi asiatici, per la maggior parte giapponesi.
Quindi ho deciso di cimentarmi, a modo mio, in questo giro del mondo letterario. Niente di troppo impegnativo, per la carità. Non potrei mai nemmeno aspirare a leggere 196 libri in un anno, come ha fatto la donna del video. Nemmeno se smettessi di lavorare. Però voglio dare una ventata di diversità alla mia libreria e per farlo mi sono ripromessa di leggere almeno un titolo da un Paese che non sia l'Italia, il Regno Unito o gli Stati Uniti ogni mese.
Dodici mesi, almeno dodici nazioni su cinque continenti. Ho già notato che alcuni saranno facili da reperire, altri assai meno. Sono fortunata, perché la mia padronanza della lingua inglese mi permette di acquistare libri dall'estero e leggerli in inglese, il che mi permetterà di ovviare alla drammatica assenza di titoli in traduzione.
Credo che sarà un'esperienza interessante e che mi spingerà a inoltrarmi un po' al di fuori dei miei confini usuali. Sarà un modo di mettersi alla prova, in un certo senso, e di sicuro mi arricchirà.

Questo blog vorrebbe essere un diario di lettura, come ce ne sono altri mille. Non lo limiterò alla registrazione dei miei libri dal mondo, ma vorrei utilizzarlo per mettere per iscritto, e ovviamente condividere, anche altri commenti ai libri che mi passeranno tra le mani.
E' anche e prima di tutto un ritorno a me, alla mia vita interiore. Comunque vada, sarà bellissimo...

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